Un’ombra si staglia sul muro,
una faccia di donna –
ricompongo i segni.
Le voci fremono nelle case e nei vichi
mentre i gatti scivolano sotto le auto.
Nella notte la presenza è percezione.
Le luci condominiali sono la bussola:
un vecchio è al buio con la tv accesa.
Guarda la strada, mi incrocia, fissa
la madonna luminosa ai piedi della notte:
sono dappertutto gli occhi dei perduti.