invitare l’aria
di un’ora destinata a spettinare le gambe
Non tradurre ad alcuno
il dialetto che ci portò a ridosso dell’autunno.
Due volte: la prima
vide un faggeto tirarsi indietro
La seconda incendiò il fiato ai ciclamini.
Ci fu una primavera, in mezzo:
intrecciò la mimosa con la neve.
Sai come scende la notte
su certi toni chiari
dal noi breve come colpo di tosse
ma infilato nella schiena