Gabriele Galloni – I ragazzi della spiaggia di Focene

I ragazzi alla spiaggia di Focene

insieme incontro all’onda sonnolenta

che ritornando bagna loro il fianco

adolescente. È questa vita, lenta,

la sua illusione qui della durata

eterna. Quando ciò che resta è il bianco

della parete a fine di giornata,

il mese placido, tempo che viene,

i ragazzi alla spiaggia di Focene.

2 Comments

  1. Un passo dopo l’altro, sulla sabbia e sino alle onde che, piccole e grandi, simulano, o fanno sul serio? i ritorni reiterati, coatti, dispersi e disperati. Eppure codesti adolescenti percepiscono come semplice gioco il gioco delle acque spumeggianti. Un annacquare se stesse e gli altri insensibili o sensibili che siano. Tutto quanto dovrebbe finire lì e, a spettacolo terminato, un po’ di noia supina, stesi il più vicino alla battigia, forse a udirne il sincopato suono e l’odore, forte, di salmastro. Dopo, dopo tutti a casa. Il segmento temporale sarebbe concluso e conchiuso. Sì, ma non per tutti. Per qualcuno manca qualcosa, qualcosa da dire e, magari da scrivere. Perché no? ” …incontro all’onda sonnolenta che… bagna loro il fianco adolescente.” Poi la riflessione, ripetuta chissà quante volte, della vita che delude in quanto non eterna, illudendoci di brutto. E come quando, sgridati dai genitori – adolescenti nevrotici noi, all’epoca- domandavamo loro :- Perché ci avete fatto nascere? Non è che la poesia possa dare esaustiva risposta, ma per chi ha la fortuna d’essere a Lei, alia Musa, contiguo ne trae, forse – il dubbio sempre è in agguato- un minimo di
    sollievo o, per dirla con Freud – ma guarda c’è sempre costui di mezzo !- e gratifica psicofisica,
    .

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