è immediato il tragitto dalla pelle all’osso
non se non siamo affetti dall’addio dici
nell’afasia di questa attesa
ripercorro il tuo sguardo
se sfila allʼindietro senza suono
come un guanto il corpo
i tuoi occhi rilevano
le sfumature dell’andare
l’inclinarsi del taglio sulle cose
ne assecondo il silenzio
tu asportami da dentro –
che accada l’immediato
*
apprendere di te
nello scandagliarci oltre –
nella bocca ci sono fossati occulti
sfondare il castello non giunge al centro
ci ripercorre per millimetri
ammanettando gli occhi
chiedendo strada
non esattamente col cuore