‘Αρρεπτολεπτόπνευστος
L’hangar delicato di rime
sta bene con la stagnola di un panino con lo stracchino,
entrambi qui accartocciati come un nulla
buttato per strada.
Mi dico che dovrei fare la raccolta differenziata.
*
Avoir le cafard
Ho un nuovo animale domestico
lo porto al guinzaglio spesso.
*
Сушняк
Getsemani a San Giovanni oggi,
sempre più aspri i passi poi il battesimo fra i portici.
Aiutatemi a non avere sete, mentre mi inzuppano
la testa, ma una strada ci vuole nel deserto
ed è forse la viuzza asfaltata alla mia destra.
Lì è tutto un micelio e io […]
dicono di me:
‘era una brava persona, faceva proprio la muffa’.
E poi spesso si aggiunge: “sudava sangue”.
*
Dadirri
La smisurata voglia di fingersi taciuti e delegare,
come capisco Tom Sawyer!
Ma mi riprometto in questi casi invece
di lasciar trasparire, che devo
e devo, devo –
ondeggiare.
Ho pensato a quanto ha ragione il tipo che ha paura del mago Sabbiolino,
delle ombre anche fatte con le mani,
degli animali mortuari del sonno.
Poi però dadirri, che altrimenti svanisco.
*
Hiraeth
Oggi un pezzetto di cielo si svela,
lascia lo spazio che
trova poi si dimena anzi domanda come a dirci:
‘io proprio qui sopra’.
Sta guardando le gatte, i portici, i fiori
ora le gambe i vortici i nodi.
Sa di mani nelle tasche e le braccia sono
piccolissime a tenere il tempo che fermi il tempo.
Lo scollo a barca, lei tutta presenza
anche col viso grigio fuma,
se va bene.
Sa due tre volte il motto di bambina,
la cantilena:
hiraeth, per tutto ciò che non è più tornato.