Giulia Fuso – Poesie

Vorrei avere
una sardella in bocca
mangiarne gli occhi
senza accogermi
tanto è piccola e bianca
come un’unghia neonatale.
Indistintamente nutrirmi
di merda fegato e reni
tutto in proporzioni moderate.

*

Pungo e piango insieme
in un connubio di polenta e crisi
come la vespa velutina
con le ali snelle che son terribili
e la voglia mattutina
di abbatterti, cavallo.

*

Hai il sonno dei bambini
pesante e assente;
si addormentano sui ciottoli
crollano sporchi
con le maniche alzate
a livelli diversi
e il sugo sulla felpa
gli occhi vischiosi, diabetici.
Chiudi casa, sei veloce
entro dove manca
il silicone che non metti.

*

2017
“E dentro luccica”
Miraggi edizioni

Ah, la mélancolie.
Le noci da aprire a coppia
le dita cotte dall’acqua
tutte quelle rughe in punta
ma senza la vecchiaia
ed i tuoi piedi addosso
ad ogni mia cosa animata.

*

2018
“Tu non dismetti mai le cose”
Eretica edizioni

Quello che gli dovevamo
erano le piccole cose;
i lupini alla fiera
le mani gelate
crescere in altezza.
Ma non ricordo il rumore del dovuto
se penso a te uccellino.
Ho voluto credere alle cose che vengono sole
come fiorisce l’iperico giallo
come il gatto si lecca l’orecchio,
le grandi cose le abbiamo tenute
senza dovere, ma precisamente
sempre nella tasca di destra
come ci hanno insegnato
con le cose volute:
A portata di dita.

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