Teresa Murgida – Poesie da “Le ossa dei paesi”

Le cose da niente


Celebro le piccole cose:
la crepa, lo spacco,
gli occhielli slabbrati.
Onoro l’ora di ieri
ultima e spaiata
dove fa la casa il ragno
e danza la polvere.
Mi sale impetuosa una quiete,
una specie di morte
che sparpaglia l’ordine
tra l’ordito e la trama

*

Muti i panni stesi


Smettono di cantare i panni stesi.
A illuminare il vuoto
resta il buio
di un calzino solo.
Oscilla nero
tra le corde tese

*

Mia madre chiama la luce
dal fondo delle stanze
e la sparge sul tavolo.
Mischia farina e voce
nel forno delle mani.
Rinnova il miracolo
ad ogni giro di luna
di notte scuce l’asola
da dove esce l’inverno.
Tiene un cassetto
per le cose da niente
nel fondo di questo volano
le foglie delle rose
insieme alle sue primavere

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