È passato un anno da quando Inverso è venuto al mondo. Volevamo creare un luogo di ricerca che unisse le voci già affermate e quelle marginali, lontane dal mercato e dai tessuti culturali delle maggioranze. Un luogo in cui cucire il panorama poetico dei nostri giorni, frammentato non solo dai meccanismi dell’editoria, ma anche dai poeti stessi: non ci siamo riusciti. Non ancora, almeno. Abbiamo ospitato più di un centinaio di poeti, ricevuto un’attenzione inaspettata e ci siamo resi conto, passo dopo passo, che la poesia ha, nonostante tutto, dei lettori. Credevamo, un anno fa, che avremmo fatto un buon lavoro se fossimo riusciti a raggiungere almeno 10.000 persone. Ci hanno letti in più di 50.000, invece, in Italia e in Europa.
In estate abbiamo portato alcuni dei poeti passati tra le nostre pagine ad Aversa, una terra disastrata dalla malavita; una culla radioattiva. Negli stessi giorni, per la prima volta da vent’anni o più, le elezioni davano la maggioranza a una lista anti-camorra. Stamattina abbiamo saputo che al Comune è arrivato un proiettile. Fare poesia è un atto politico in sé, segno dell’uomo e della sua presenza; accenno di grazia e lotta. Ripeteremo il nostro festival, nella stessa terra e a voce ancora più alta.
Diversi editori si sono interessati ai versi e agli autori inediti che abbiamo pubblicato. Oggi presentiamo la classifica dei dieci più letti. Lo facciamo per far capire che c’è uno spazio, fosse anche solo uno spiraglio, per la poesia. A questi aggiungeremo altri sei poeti fuori classifica, perché è possibile da questa ne siano esclusi di bravi, bravissimi.
La classifica è stilata solo per le poesie. Degli articoli non abbiamo tenuto conto. Se l’avessimo fatto il primo posto sarebbe occupato da Julian Zhara e dal suo L’amore è una parola: facci caso. Abbiamo deciso di dare spazio solo ai versi, l’unica dimensione in cui la parola non ha bisogno di nulla se non di se stessa; delle sue possibilità, tensioni ed espedienti.
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3) Gaia Giovagnoli
Oltre questi dieci Mattia Tarantino ci tiene a segnalare Lorenzo Fava, Sonia Lambertini e Pietro Romano.
Gabriele Galloni, invece, Federica Gallotta, Bernardo Pacini e Antonio Bux.
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Speriamo questa classifica contribuisca a una discussuone chiara, onesta, sulle vie che la poesia sta percorrendo all’inizio del nuovo decennio. Nel frattempo noi continueremo a studiare, a fare ricerca e a tentare, qualche volta anche con successo, di scoprire poeti messi ai margini e nuove e sconosciute possibilità della parola.