Gianfranco Vacca – Poesie da “Se il silenzio se io ascolto se i tamburi”

Un secchio ha la sua fisionomia

anche se rivola come un colabrodo
è fiero, avventuroso 
con una leggenda 
un futuro da riempire 
che attinge e ne gronda infinito
risalendo dal pozzo alla luce.

Capri

Ieri è storia
ieri è leggenda
una copia o un falso
di ogni presente.

Ieri ero io –
oggi sono sempre io
il gemello – di allora.

Ieri una rosa era una rosa
il suo profumo
ancora oggi
è la rosa profonda
della mia memoria.

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