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Riccardo Mazzamuto – Poesie da “Dal ritorno al viaggio senza mediazione”

Poeta 

“Questo è il Luogo 
per tergere da uomo 
infangato sporco, 
difetto col potere 
vita; non basta essere 
iscritto al partito 
o andare a messa 
la mattina e aderire 
al gioco dei piccoli 
frammenti sociali… 

Noi che Geni abbiamo 
agito uno per uno 
noi senza costumi 
né compromessi, noi 
creativi passiamo 
in <Colonia Gorghi >. 

Divisa da dieci 
ti imbatterai dopo 
oltrepassandone oltre 
sette, prima beato 
d’ascendere all’ottavo 
con Gesù. Solo il buono 
evento riuscirà 
a fine, a declassare 
difetto e di incontro 
sarai degno… sarai. 

Di fronte rinverrai 
energica potenza. 

Ti appurerà d’ogni 
mal fatto. Non violare, 
trasgredire… i patti 
intesi, inversamente 
sarai arso… estremo 
supplizio di luce buio. 

Non volgere all’erta 
il collo alla mano 
dell’onore, lucente 
introito sorgerà 
indiziato il Gorgo. 

Terminato di udire 
volto l’aria all’andito 
podio: sfolgorano 
annessi di sporgenti 
pietruzze, fiaccole… 

Danno pena ritiro 
a borghi offuscati 
da uomini soli. Il passo 
non affiora, lastrico 
coperto bianco privo 
stretto di luce. Avvisto 
due fori, pieni di buio 
segnati d’ammicco. 

Penetro e sollevo 
margine dell’entrata, 
foro del Gorgo dove 
di passo avrei varcato 
le falde dell’intimo. 

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