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Spostamenti #15 | Per un altro verso

a cura di Giovanna Frene


SPOSTAMENTI
Rubrica di poesie, parole sulle poesie e parole sulle parole


È uscito verso la fine di luglio nel sito del Premio Comisso l’eBook dell’antologia di traduzioni poetiche Per un altro verso. Una selezione di traduzioni poetiche, curata da Giovanna Frene, della quale si pubblicano qui due traduzioni, rispettivamente di Laura Pugno e Mattia Tarantino. La pubblicazione è stata curata dal presidente dell’Associazione Amici di Giovanni Comisso, dott. Ennio Bianco.

Il libro è scaricabile gratuitamente qui

LAURA PUGNO traduce IDEA VILARIÑO

Ciò che provo per te è così difficile

A Manuel Claps

Ciò che provo per te è così difficile.
Non è di rose che si aprono nell’aria,
è di rose che si aprono nell’acqua.
Ciò che provo per te. Che prende slancio
o si spezza con tanti tuoi gesti
o con le tue parole fatte a pezzi
e che poi riprendi in un gesto
e mi invade nelle ore gialle
e mi lascia una sete dolce e domata.
Ciò che provo per te, così doloroso
come la povera luce delle stelle
che ci arriva dolorante, affaticata.
Ciò che provo per te, che a volte tuttavia
fa tanta strada senza poi sfiorarti.

1942

(Idea Vilariño, Di rose che si aprono nell’acqua, Bompiani 2021)

Lo que siento por ti es tan difícil

A Manuel Claps

Lo que siento por ti es tan difícil.
No es de rosas abriéndose el el aire,
es de rosas abriéndose en el agua.
Lo que siento por ti. Esto que rueda
o se quiebra con tantos gestos tuyos
o que con tus palabras despedazadas
y que luego incorporas en un gesto
y me invade en las horas amarillas
y me deja una dulce sed doblada.
Lo que siento por ti, tan doloroso
come la pobre luz de las estrellas
que llega dolorida y fatigada.
Lo que siento por ti, y que sin embargo
anda tanto que a veces no te llega.

1942

MATTIA TARANTINO traduce JUAN ARABIA

Buffo (gavetta)

Ruotàti i soli, e scappato
dalla lampada asfissiata
—inseguiva il buffone Félix Lope de Vega—
comprese che bisognava ancorare
i sogni all’albero maestro; sconfiggere
le corone apocrife e versare
qualche lacrima per il nostro futuro
incerto. “Quel buffone era noioso
come cantore”, “nelle istituzioni
sguazzano i falsi poeti”.

Anche se da lui ho imparato l’arte della memoria,
le maschere del sacro teschio e le battute
dell’eroe che doveva interpretare: Grazioso.
Non proprio uno qualsiasi. Il mio modesto lavoro
consisteva nel dire la verità, conciliare i ritmi,
imitare gli uccelli. Giù per ogni strada
in cui ha sparso una stella, centinaia di uomini
custodivano le ali dei loro scarabei.

(Juan Arabia, Verso Carcassonne, Raffaelli 2022)

Buffo (formación)

Luego de recorrer los soles y escapar
de la asfixiada lámpara en la que no corre aire
—perseguía al bufón Félix Lope de Vega—
comprendí que debíamos anclar nuestros sueños
al mástil, derrotar las apócrifas coronas
y soltar unas lágrimas por nuestro futuro
incierto. “Ese buffo era un cantor aburrido”,
“en las instituciones granjean los falsos poetas”.

Aunque de él aprendí el arte de la memoria,
las máscaras del santo calavera, y el papel
del héroe que debía representar: Gracioso.
Aunque no uno cualquiera. Mi modesto trabajo
consistía en decir la verdad, conciliar ritmos,
imitar a los pájaros. Por cada camino
en el que liberaba una estrella, cientos de hombres
custodiaban las alas de sus escarabajos.


SPOSTAMENTI
Rubrica di poesie, parole sulle poesie e parole sulle parole

Questa rubrica di poesie, Spostamenti, nasce dalla necessità prima di tutto di dare voce al testo poetico mediante un commento, inteso questo come pratica di lettura e rilettura lenta, necessarie per cogliere quei meccanismi del testo che spesso la lettura veloce che il web suggerisce occulta. Per certi versi, la pratica del commento tanto somiglia a quella che, nell’ornatus, è la caratteristica dei tropi: si tratta di compiere uno spostamento, una sostituzione, un cambiamento di direzione che investe un elemento originario, e che nel nuovo elemento che sorge altrove rivive in una veste traslata. La pratica del commento, infine, richiede un servizio umile e gratuito al testo poetico.

La rubrica avrà inoltre uno spazio dedicato alle “parole sulle poesie”, ossia alla recensione e/o segnalazione di libri di poesia, ma anche a testi che verranno ritenuti utili per quel che concerne la dimensione del fare poetico. In quanto a ciò che viene designato con “parole sulle parole”, si intende dare spazio all’ambito saggistico, ma anche a interventi di poetica e a interviste, con apertura a tutti coloro che desiderino dare il loro contributo.

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