a cura di Giovanna Frene
fotografia di Dalila Rosa Miceli
SPOSTAMENTI
Rubrica di poesie, parole sulle poesie e parole sulle parole
Il rovo
inediti
altro non meritiamo che la morte,
e sempre di vivere nel terrore.
nell’orrore di rispecchiare il volto
lercio, e pregno di lacrime. preghiamo:
possano questo pane e questo vino
esser simulazione del miracolo,
o simulacro di felicità.
*
perciò esausti come sale alla terra
torneremo – nel pieno dell’autunno
non pesa la prole delle sementi.
l’arsa stoppa dei crini sa ammiccare
nella voluttà d’orologi vintage,
annuendo per ogn’ora che dissangua.
qui è il rovo, dal gurge di fedeltà:
anche chi ha seminato nelle lacrime,
non predice se mieterà nel giubilo.
*
non conoscevo cosa che potesse
essere per sempre – ed ora è già buio,
è buio mentre scendiamo le scale
che conducono a quanto inevitabile.
siamo sangue e siamo silenzio. siamo
la memoria che salva. lo sperare
un toccami. non sapevo che quello
sarebbe stato il rogo onde immolarmi.
*
forse perché per sempre mi sarà
empio cercare tra i morti chi è vivo,
chi solo è un segno fra i segni; che il vespro
m’è disperata gioia, ed insolente –
o passare la mano per il sangue,
e disvelare il nero dei tuoi cieli.
questo non è il regno per cui potrò
io, così, dimenticare il tuo nome.
*
ameremo sempre il precipitare
impersonale, inteso tra spiagge
di rughe e di paragrafi – tra dubbi
e circostanze, assonnati attendiamo
litanie solventi di lutti, e smalti
mal distesi. d’altronde, noi adoriamo
affogare nell’afasia reciproca,
nell’analfabetismo del ritorno,
battezzati nell’ennesimo solco.
SPOSTAMENTI
Rubrica di poesie, parole sulle poesie e parole sulle parole
Questa rubrica di poesie, Spostamenti, nasce dalla necessità prima di tutto di dare voce al testo poetico mediante un commento, inteso questo come pratica di lettura e rilettura lenta, necessarie per cogliere quei meccanismi del testo che spesso la lettura veloce che il web suggerisce occulta. Per certi versi, la pratica del commento tanto somiglia a quella che, nell’ornatus, è la caratteristica dei tropi: si tratta di compiere uno spostamento, una sostituzione, un cambiamento di direzione che investe un elemento originario, e che nel nuovo elemento che sorge altrove rivive in una veste traslata. La pratica del commento, infine, richiede un servizio umile e gratuito al testo poetico.
La rubrica avrà inoltre uno spazio dedicato alle “parole sulle poesie”, ossia alla recensione e/o segnalazione di libri di poesia, ma anche a testi che verranno ritenuti utili per quel che concerne la dimensione del fare poetico. In quanto a ciò che viene designato con “parole sulle parole”, si intende dare spazio all’ambito saggistico, ma anche a interventi di poetica e a interviste, con apertura a tutti coloro che desiderino dare il loro contributo.