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Spostamenti #33 | Natalia Beltchenko

a cura di Giovanna Frene
introduzione di Pina Piccolo


SPOSTAMENTI
Rubrica di poesie, parole sulle poesie e parole sulle parole


Piantare un fiore nella terra bruciata per Natalia Beltchenko significa ricorrere alle armi della prosodia, ed è stato bello osservare il pubblico italiano nelle tappe del tour ascoltarla incantato pur non capendo una parola della poesia in ucraino.  Delle tre poete è comunque la più difficile da tradurre appunto perché il tentativo di mantenere la rima a volte produce in italiano un calo di registro che risulta controproducente a livello di contenuto.  Gli intrecci inediti di elementi naturali, concetti, oggetti, corsi d’acqua, persone, nel vocabolario e nella metafora della poeta contribuiscono a creare un canto e un misterioso groviglio che ricordano da vicino la poeta Lorine Niedecker, mentre la società e la storia che spesso fanno capolino tra i versi l’avvicina a Wislava Szimborska, poeta che peraltro Natalia ha tradotto in ucraino e nella cui casa è attualmente ospite a Cracovia nell’ambito di una residenza artistica. Conoscendo il rigore di Natalia Beltchenko sia come poeta che come traduttrice, consegno queste traduzioni da varie lingue ponte con una certa apprensione.


Di primavera in primavera, dondolando la culla,
conosci i tuoi figli, i tuoi genitori saluti.
Intanto il ​​sole brillare nel crepuscolo noti,
perché rinvigorito il tuo spirito si faccia fiore.
È incomparabile! descrivere con amore
sentieri, versi, linee di labbra perdute;
la forza delle tue mani nell’afferrare una trota o una mela
e poi, con seducente volontà, tentare…

[Traduzione italiana di Pina Piccolo dalla traduzione spagnola di Amelia Serraller]

Lidochka

Sono ormai oltre sei mesi
che Polina, Elizaveta e Ustinia
non devono più attendere Lidochka sui monti del gesso.
Ho registrato la sua voce dal vivo col dittafono
e ora non trovo la forza di ascoltarla,
benché dentro sia protetta
da un qualcuno che scova il lato positivo
nel non doversi scervellare
per come trasportare una paziente allettata
nel caso di un attacco di mosca e la possibile fuga.
Quell’essere intorpidito tende ancora l’orecchio
per il gemito che di tanto in tanto aleggiava
questi due anni e mezzo nella stanza accanto.
È finita la tua esperienza di esser figlia.
Il destino di questa qualcuno quale sarà?

[Traduzione italiana di Pina Piccolo dalla traduzione spagnola di Angela Espinosa Ruiz]

*

Leggere segni nelle foglie, leggere segni nell’erba
Leggere segni dove gli amanti hanno lasciato le orme,
leggere segni negli occhi della nostra follia,
liberando l’ammaliante che a sé t’attira.

Nel flusso oscuro dei sentieri ondeggianti,
come pesci ci dimeniamo con code svolazzanti,
tendendo la mano al sole e inviando segnali,
mentre il buio, che pur vediamo, continua a sospirare.

[Traduzione italiana di Pina Piccolo dalla traduzione inglese di Iryna Shuvalova ed Eudokia Slepurkhina]

*

Non occorre nascondersi, correre
arrivare di soppiatto in periferia,
dacché labbra di infanti hanno le città
e dicono la verità.

Ora sei Virgilio, sfrenato
nei desideri come negli avvertimenti.
Se necessario, proferisci rime
e con acuita attenzione osservi.

Se nel cortile guardi,
alla ricerca di cose perdute,
gli alberi i rami spezzano
e dai tubi di scarico gocciola l’acqua.

Tirare a indovinare stanca e
sfiorare i cancelli serrati deprime:
confessione illecita essi sono,
e anche tu illecita sei.

[Traduzione italiana di Pina Piccolo dalla traduzione inglese di Alexander Motyl e Vasyl Makhno]


Natalia Beltchenko è una poetessa e traduttrice. Nata a Kiev, ha ricevuto il Premio Hubert Burda (Germania, 2000) e il Premio Mykola Ushakov per la Letteratura dell’Unione Nazionale degli Scrittori dell’Ucraina (Ucraina, 2006). Finalista del Premio Ghennady Grigoriev (Russia, 2013), vincitrice del premio “Pianeta del poeta” di L. Vysheslavsky (Ucraina, 2014). Le sue opere comprendono otto raccolte di poesie e numerose selezioni in riviste e pubblicazioni antologiche, sia in Ucraina che all’estero (in inglese, tedesco, francese, polacco, coreano, olandese, bulgaro, ecc.). Svolge anche un’intensa attività di traduttrice con numerosi inviti a residenze e a tenere workshop sulla materia.

Pina Piccolo è una scrittrice e traduttrice bilingue inglese-italiano che da molti anni si occupa di promozione culturale sia negli Stati Uniti che in Italia.


SPOSTAMENTI
Rubrica di poesie, parole sulle poesie e parole sulle parole


Questa rubrica di poesie, Spostamenti, nasce dalla necessità prima di tutto di dare voce al testo poetico mediante un commento, inteso questo come pratica di lettura e rilettura lenta, necessarie per cogliere quei meccanismi del testo che spesso la lettura veloce che il web suggerisce occulta. Per certi versi, la pratica del commento tanto somiglia a quella che, nell’ornatus, è la caratteristica dei tropi: si tratta di compiere uno spostamento, una sostituzione, un cambiamento di direzione che investe un elemento originario, e che nel nuovo elemento che sorge altrove rivive in una veste traslata. La pratica del commento, infine, richiede un servizio umile e gratuito al testo poetico.

La rubrica avrà inoltre uno spazio dedicato alle “parole sulle poesie”, ossia alla recensione e/o segnalazione di libri di poesia, ma anche a testi che verranno ritenuti utili per quel che concerne la dimensione del fare poetico. In quanto a ciò che viene designato con “parole sulle parole”, si intende dare spazio all’ambito saggistico, ma anche a interventi di poetica e a interviste, con apertura a tutti coloro che desiderino dare il loro contributo.

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