Site icon Inverso – Giornale di poesia

Spostamenti #34 | Marco Corsi

a cura di Giovanna Frene
da Appunti per un incendio dell’occhio (Stampa 2009, 2022)


SPOSTAMENTI
Rubrica di poesie, parole sulle poesie e parole sulle parole


TANTUM ERGO

Spesso ci siamo interrogati
sulla docile sostanza del mondo,
sulla diversa percezione del freddo
al cambio di stagione, e quindi
sulle formule perfette che esprimono
il nostro disappunto per la vita.
Intanto, il serpente è soggetto alla muta,
gli uccelli del cielo ingrossano
il piumaggio, in terra ogni cosa
giunge a segreto compimento:
presta l’ignoto supplemento
ad ogni difetto della mente
e intorno è tutta luce.

ATTRAVERSANDO L’ARIA

Non è l’immagine di me, il ricordo,
ma una cremosa febbriciattola estiva,
un colpo di sole improvviso.
Risorta in una terra ignara
la mia poca figura ti stupisce,
rassembra ciò che allontanato
da sempre ti ignora e ti fa cupo.
E intanto vaga senza tempo e stinge
in cerca di un sole alto
e piume e cera e sfinge…

METROPOLITANA

Ombra ferita, anima che vieni incontro alla prima luce: questo pensai, mentre i fari di te disegnavano il contorno. E come vedi adesso non riesco a piegare le parole a una misura, c’è solo una grande irritazione, un calore che sale improvviso dalle mani. «Sii adesso dove volge il mondo», suggeriva la borsa molle sotto l’ascella. Eri tu dunque, in quel giorno, una composta sibilla. Ma nel fischio del treno qualcosa ti mosse e io adesso non saprei dire un nome per mandare avanti le parole. La narrazione dei fatti non si addice a quella parte di me restante nella poca fiamma che da te ancora mi avvampa. Fu verso la fine dell’estate.
Era il tuo turno di tornare tra i morti.


SPOSTAMENTI
Rubrica di poesie, parole sulle poesie e parole sulle parole


Questa rubrica di poesie, Spostamenti, nasce dalla necessità prima di tutto di dare voce al testo poetico mediante un commento, inteso questo come pratica di lettura e rilettura lenta, necessarie per cogliere quei meccanismi del testo che spesso la lettura veloce che il web suggerisce occulta. Per certi versi, la pratica del commento tanto somiglia a quella che, nell’ornatus, è la caratteristica dei tropi: si tratta di compiere uno spostamento, una sostituzione, un cambiamento di direzione che investe un elemento originario, e che nel nuovo elemento che sorge altrove rivive in una veste traslata. La pratica del commento, infine, richiede un servizio umile e gratuito al testo poetico.

La rubrica avrà inoltre uno spazio dedicato alle “parole sulle poesie”, ossia alla recensione e/o segnalazione di libri di poesia, ma anche a testi che verranno ritenuti utili per quel che concerne la dimensione del fare poetico. In quanto a ciò che viene designato con “parole sulle parole”, si intende dare spazio all’ambito saggistico, ma anche a interventi di poetica e a interviste, con apertura a tutti coloro che desiderino dare il loro contributo.

Exit mobile version