da Khamsin. Vento di pace (Fondazione Alfonso Gatto, 2022)
a cura di Linda Barone e Dorit Weisman
traduzioni di Alessia Cardaropoli, Lucia Lapenna, Delia Maggio, Alessia Pisaturo, Vincenza De Stefano, Oriana D’Onofrio, Camilla Gargano, Rosaria Barlotti, Sara Rizzo, Clara Caiazza, Dominique Iannone, Chiara Nardi, Martina Lembo, Uladzislau Uminski, Simona Lucia, Margherita Nicotera, Linda Barone
Pane
di Dorit Weisman
traduzione di Alessia Cardaropoli, Lucia Lapenna, Delia Maggio, Alessia Pisaturo
Ieri, per la prima volta nella mia vita, ho portato a casa alcune fette di pane avanzi di un pasto al ristorante. Ho chiesto un sacchetto. E ora ricordo mia madre che aveva sempre del pane in tasca e la vergogna che provavamo quando nascondeva gli avanzi di pane dei ristoranti nelle tasche la rimproveravo addirittura finché non smettemmo. Vergognandoci. E una volta, in un ristorante di shakshuka1 a Jaffa, così fresco e gustoso era il pane, che l'ho persino incoraggiata apertamente. Mamma, le ho detto, prendilo. Prendi. Benedetta l'acqua calda che scorre su di me ora nella doccia, questa mattina.
Siamo venuti a violare la terra
di Gilad Meiri
traduzione di Vincenza De Stefano, Oriana D’Onofrio, Camilla Gargano
Dio degli abusi edilizi ascolta i nostri supplizi noi sottoscritti, persone negli appartamenti, nei blocchi abitativi nelle progettazioni con la presente Ti chiediamo di approvare i nostri progetti immobiliari e di permetterci i nostri eccessi Dio degli abusi edilizi ascoltaci Nel nostro affanno per lo spazio abbattemmo una parete per creare una finestra e una porta chiudemmo un portico rialzato di vari centimetri in nome della nostra sicurezza. Dio degli abusi edilizi ascolta per amor del cielo informatori ispettori licenze tasse alloggi tariffe e sanzioni Dio degli abusi edilizi ascolta i nostri supplizi
Un racconto per bambini
di Nadia Adina Rose
traduzione di Rosaria Barlotti e Sara Rizzo
La lettera "vav" s'inserisce tra "mem" e "taf"2 Mamma la tirò fuori come se stesse estraendo un libro per bambini sottile schiacciato tra i volumi del dizionario "Guarda", disse aprendo la pagina illustrata, "La carpa si è addormentata nella culla della padella l'eroe ferito nel film è ritornato a recitare lo zio Mark è andato in convalescenza sui Monti Altai e il tuo canarino è ritornato alle Canarie" ultimamente le pagine sono diventate grandi come muri (appaiono su di esse Nonna, papà, mia sorella) nonna si addormenta papà è andato sui Monti Altai e mia sorella è ritornata alle Canarie.
Sono Yudit
di Yudit Shahar
traduzione di Clara Caiazza, Dominique Iannone e Chiara Nardi
Sono Yudit, pronipote di Rabbi Yuda, che da Istanbul salpò sui suoi desideri a bordo di una barca per poi morire nella baracca in cui sono nata. Senza separarmi dal mondo, su pavimenti distesi sulla sabbia, mi alzai e caddi col respiro della terra; chiesi alle intricate radici di trasformare acqua e luce in polpa di limone e dolcezza di prugna. Bramai i lamenti dei gatti i richiami delle colombe ed ebbi fame del tamburellare della pioggia su traballanti tetti d'argilla. Conobbi il desiderio degli uccelli di volare altrove. Mi gonfiai con la vittoria del uadi che oscurava ed inghiottiva tutto, ma non sapevo dove
Una poesia di Gerusalemme
di Shai Dotan
traduzione di Martina Lembo e Uladzislau Uminski
Dimenticammo di chiudere la finestra quella notte. La città irruppe in casa nostra. Le macchine sfrecciarono nel soggiorno. I ragazzi si sistemarono sui divani, fecero scintillare le lame dei coltelli, e accesero la TV. Qualcuno con la bomboletta scrisse slogan sul muro del bagno: "a morte il primo ministro". In cucina, due sbirri picchiarono un arabo di Shuafat e lo buttarono nella volante. Sei caduto in un sonno profondo. E per tutta la notte ho cercato rifugio in te.
Il Risveglio
di Hadara Levin Areddy
traduzione di Simona Lucia e Margherita Nicotera
Coloro che hanno appena scoperto l’intera Torah stando su un solo piede, ora stanno su un solo piede3 e inculcano nella tua mente le loro nuove rivelazioni, camminando come i signori della terra, con passo spavaldo e sentendosi sicuri ed illuminati. Dal momento in cui hanno scoperto la luce, devono diffonderla ovunque, urgentemente, vigorosamente, aggressivamente, ossessivamente. A loro non importa su chi cade quella luce, quando e dove, se aggrava, abbaglia o ferisce, se può uccidere qualcuno di overdose. Per loro, il mondo può essere distrutto affinché venga la luce. Ma poi, quando il mondo verrà distrutto, quando lo stato d’animo cambierà e quando coloro che hanno appena scoperto la luce si renderanno conto che il loro Dio è assente, e che la loro vita non è così felice come la luce aveva promesso, getteranno via sia Dio che l’intera Torah, il bambino con l’acqua sporca. E un giorno, con quella stessa determinazione abbandoneranno anche te. Ti distruggeranno nel nome del loro nuovo Dio, nel nome della loro nuova disillusione, nel nome della democrazia o del mercato libero o della giustizia sociale o della grande depressione o delle scarse vendite, nel nome del lavoro o dell’uguaglianza, nel nome della libertà o dell’emergenza, nel nome delle responsabilità o degli obblighi o dei diritti umani o di qualunque cosa. Probabilmente ti rovineranno senza motivo alcuno. Proprio così.
Il tempo stesso
di Tamar Capsouto
traduzione di Linda Barone
Il Tempo stesso è inarrestabile ma io, che vivo nel Tempo, esisto. C'è Tempo, Tempo e volontà, per contemplare le sbarre
Note
1 Piatto tipico magrebino.
2 Le lettere “mem” e “vav” e “taf” creano la parola מוות, “morte”.
3 Stando su un piede solo: espressione tratta da un episodio della Ghemarà in cui un non ebreo chiede che gli venga insegnata la Torah nell’arco di tempo in cui stava su un piede solo.