da Amorosa sempre. Poesie 1980 – 2018 (La Nave di Teseo, 2018)
a cura di Alba Donati
C’è sempre un graffio, una linea che rompe i patti e li separa finché ognuno torna nell’angolo più segreto, diventa mistero e forza fecondata dall’esilio: allora scoprono che un volto è ancora poco, troppo poco per essere un miracolo e si gettano nudi in questa piazza dove qualcuno li cancellerà.
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La tua vita che dura, anche di notte, quando domandi un briciolo di pane e non respiri più, il sangue incancellabile sui vetri e una madre buona, laggiù, nel gelo della lampada.
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Quante notti vegliavo a ripensare a te
e sentivo il tuo respiro passarmi accanto,
avrei voluto che tu fossi viva, anche insieme
al tavolo di noce, o vecchi tu e io, un lembo di mare
immobile e noi due eterni, come se avessimo vinto
vita e morte, davanti al mare aperto.