a cura di Lorenzo Pataro
da Un’oasi nell’attimo (Jouvence, 2022)
volume a cura di Faezeh Mardani e Francesco Occhetto
Da verde a verde
In questa oscurità
penso a un agnello luminoso
che pascola l’erba della mia stanchezza.
In questa oscurità
vedo estendersi le mie braccia
sotto la stessa pioggia che innaffiò
le arcaiche orazioni dell’uomo.
In questa oscurità
schiudo le porte degli antichi prati
ai disegni d’oro contemplati
sui muri di remote leggende.
In questa oscurità
io vidi le radici
io narrai il senso dell’acqua
al tenero arbusto della morte.
Il suono dei passi dell’acqua
(…)
Non so perché dicono che il cavallo
è un nobile animale e la colomba è bella.
Perché mai nella gabbia di nessuno c’è un avvoltoio?
Che cos’ha il fiore del trifoglio in meno del tulipano rosso?
Bisogna sciacquare gli occhi, vedere in altro modo.
Bisogna sciacquare le parole.
Le parole devono diventare il vento stesso, la pioggia stessa.
Bisogna chiudere gli ombrelli,
camminare sotto la pioggia.
Bisogna portare il pensiero, la memoria sotto la pioggia.
Bisogna incontrare l’amico sotto la pioggia
e cercare l’amore sotto la pioggia.
Bisogna dormire con una donna sotto la pioggia,
giocare, scrivere, parlare, piantare ninfee.
La vita è bagnarsi nella vasca del presente.
Spogliamoci, l’acqua
è a un passo da noi.
Assaggiamo la luce.
(…)
Un’oasi nell’attimo
Se venite a cercarmi,
sono oltre la terra del nulla.
Oltre la terra del nulla c’è un luogo
dove le venature dell’aria
sono tanti messaggeri che portano notizie
del fiore appena sbocciato
nei cespugli delle lande più lontane.
Là, impresse sulla sabbia
troverete tracce di delicati cavalieri
che salirono all’alba su quel colle
dove i papaveri scalano il cielo.
Oltre la terra del nulla
è aperto l’ombrello del desiderio:
non appena la brezza assetata
soffia nelle radici di una foglia
suona la campanella della pioggia.
Qui l’uomo è solo
e in questa solitudine
fino all’eternità
scorre l’ombra di un olmo.
Se venite a cercarmi
venite adagio, lievemente
che non si screpoli la fragile
porcellana della mia solitudine.