cura e introduzione di Gloria Riggio
Antonina Tosiek è poeta, drammaturga, critica letteraria e teatrale. Autrice di libri di poesia “storytelling” e “zwerty”, vincitrice di importanti premi letterari e scientifici, tra cui il Premio Nobel per studenti in letteratura. Conduce un dottorato di ricerca sulla poesia delle donne contadine nel XX secolo e insegna teoria letteraria e sociologia all’Adam Mickiewiew e sociologia all’Università Adam Mickiewicz di Poznan. Le sue poesie sono state pubblicate in sloveno, in tedesco, in ucraino e in ungherese.
Ospitiamo qui, tra le altre, “wiersz z europy środkowowschodniej” , una lirica che non solo traccia la risposta all’esigenza da cui nasce il Festival – tutta riposta nell’esigenza di un discorso che produca contrarietà rispetto alla contemporaneità e all’assuefazione alle sue barbarie – ma che anche profila il modo in cui la poesia orale diventa (o torna ad essere) canale di rivendicazione della libertà, teca a custodia della testimonianza dal fronte della resistenza e insieme suo altoparlante.
Con Brecht: «Non si dirà: quando il noce si scuoteva nel vento/ma: quando l’imbianchino calpestava i lavoratori./ Non si dirà: quando il bambino faceva saltare il ciottolo piatto sulla rapida del fiume/ ma: quando si preparavano le grandi guerre./Non si dirà: quando la donna entrò nella stanza/ ma: quando le grandi potenze si allearono contro i lavoratori./Tuttavia non si dirà: i tempi erano oscuri/ ma: perché i loro poeti hanno taciuto?».
assistenza dall’alto del privilegio
le receptionist di una casa di cura alla domanda se manca un paziente dice: abbiamo un set un uomo anziano trovato sotto un murale per l'indipendenza della nazione risponde all'autista di Uber: Все добре paramedici che estraggono dall'auto una bambola di carne si limitano a calpestarla con fermezza ma fossi in loro direi: fottuti eroi della santa carta Visa
non è certo ma può essere
che la succhino via come si fa con il midollo mettendole le ossa in bocca le infilano resti di animali tra i denti Sono capace di uccidere una mosca? Anche dopo tutti questi anni mi chiamavano ancora russo ricordando le parole che un tempo portava dentro di lei parole come tempeste che colpiscono le coste scogliere che si sgretolano e navi polacche che affondano mia madre era chiamata figlia dell'Unione unione sovietica un cassonetto comunista, ma a volte più gentile e poi sbavavano con la melodia di una lingua orribile mettendo i suoni nei buchi Questa non è violenza questa è innervazione
riproduzione
è come se il mio corpo non fosse abbastanza spazioso pieno di erbe marce raccolte al freddo come se il mio corpo fosse inospitale tu, bambina, preghi davvero con devozione in ginocchio fissi in faccia la gente che viene a prendere il latte sarai il santo del soggiorno ti vestiremo di pizzo nuziale ti ricorderanno così fino alla morte il nome di una bambina figlia di madre figlia di padre la prima santa della permanenza martire delle piccole comunità e di pannolini per adulti è come se si riproducessero dentro di me frutti acerbi piume uova di quaglia maiali salvati dalle vacanze come se li avessi nutriti con le parole di me stesso con un verso di una poesia una brutta canzone con quello che sta cadendo da me
che vede avanti, che sa cosa sarà
se è nata come l'ultima del popolo il suo abbaiare sarà patetico o divertente un uomo ha fantasticato su di lei sarò io una curva statistica curva prevedibile di morbilità e morte lo diceva perché gli piaceva sapere con chi stava combattendo asso dei rotoli: bruceremo fino a diventare cenere giudizio: saranno gli altri a cercare la salvezza noi resteremo qui sulla terra battuta ricordiamo i corpi dei conigli pellegrini in cerca di acqua hai paura di te stesso nel momento del vero pericolo Non aver paura tesoro, sei proprio come me ma sei anche stupidamente preoccupato per i figli degli altri che la polvere bruci i tuoi piedi
pizzico
la processione scivola in avanti il terreno si spacca con i passi l'acciaio suona come un pesante patibolo è così che ricordo le guerre e gli incendi Sono in piedi nel fango fino alle caviglie appena oltre il marciapiede il mio confine del visibile oh guarda che dolce estate l'estate e il sapore salato sulle nostre pelli me lo lecchi via come se fossi ancora lì lingua rosa e umida tu sei la sanzione della storia Scrivo poesie con la mano di una giovane donna anche se non so davvero cosa significhi esserlo Penso di essere molto sciocca quando disegno con un bastoncino le forme delle figlie degli altri, proprio come la mia. Scrivo poesie con una mano fantasma perché ho visto come si macella un animale come si toglie la vita in nome della forza si taglia la pelle sul ventre le budella calde vengono gettate con un fragore nei secchi si versa il disinfettante su ciò che resta sentire il pizzico
una poesia dall’europa centro-orientale
sono solo un luogo che aspetta la vita sono solo un recinto tessuti sparsi le parole stanno uscendo da me nella loro forma a loro immagine e somiglianza che mi permettono di immagazzinare immagini come mie di corpi carnosi e di corpi ostili a qualcuno che marciscono sotto le macerie gettati oltre il confine piegati nel terreno al ritmo dei bruchi che dà parole da possedere versi di poesie sulla caduta Mi scuso con te terra che non posso permettermi altre belle canzoni così ti piango così poco perché quella terra non partorisce figli umani e le sue figlie sono maledette Da qualche tempo dormo male Sono stato svegliato dall'ululato di cani congelati gli strati del mio corpo si stanno risvegliando cicatrici grasso capelli organi ingrossati si stanno appallottolando dentro di me si appallottolano dentro di me Non ho mai voluto essere una madre e ora abbaio Ci sono anni magri e grassi come continenti pozzi nella cenere sbarre immobili sono vite senza senso mays smorzati dischi consumati dalle autoradio e canzoni senza ritmo cantate con tristezza -basso-
Antonina Tosiek, poeta, critico letterario e teatrale. Ricercatrice di diari popolari del XX secolo. Vincitrice del Premio Nobel per studenti nella categoria Letteratura e giornalismo. Autrice del libro di poesia d’esordio “narrazione” (Biuro Literackie, 2021). Dottorando presso la Scuola di Dottorato dell’UAM. Vincitore di oltre una dozzina di concorsi e premi di poesia.