a cura di Lorenzo Pataro
da L’avventura di restare. Poesie 1970 – 2020 (Crocetti, 2023)
fotografia di Dino Ignani
da Motivetto
Tutto è avvenuto:
la porta varcata, i sigilli infranti,
le pupille sorprese nello specchio,
perquisiti la stanza, i cassetti,
scrutati dalla finestra
la strada e l'incrocio,
progettata l'uscita,
quindi torbido il sonno,
i sogni intricati,
il risveglio.
Tutto è avvenuto:
non altro che questa vigilia.
che l'infinito elencare
i motivi del mancamento.
*
Lo chiamo me stesso
questo uguale a tutti
che ha i respiri corti
e sovente s’ammala
di troppe intenzioni
né cessa di sperare,
questo che vola in sogno
e si veste leggero
e si chiama allo specchio,
che attende emissari
da regioni di luce,
questo coi piedi lenti…
Di lui potrei raccontare
storie anche gentili,
ma è certo sua la colpa
della mia diffidenza.
*
Io compio l'avventura di restare.
*
da Interludio
L'occhio mai sazio percorre la veglia e il sonno, scende voragini, apre nell'ombra l'abbaglio, cerca nell'occhio l'incauta risposta del sempre... La mano tenta carezze, nega promesse, addita l'ora dell'alba, il ramo che polla, conta i passi obbligati della salvezza... Il piede incespica...Il niente sfalda l'attesa... Il molto da cui venimmo è un punto minuscolo... L'occhio, il piede, la mano, il molto, il niente, chiusi nei segni di una mappa intricata dove ruota e beccheggia un mondo dipinto.
da Accordature (Inediti)
Commiato
C'è un'allegria nascosta negli addii
anche l'addio a un amore creduto
senza confronti:
il pensiero inatteso
- tutto da districare -
d'uno sgravo insperato,
come essere attaccato
in un porto deserto
di dove ripartire.
Roma, 31 gennaio 2020