Nguyen Chi Trung – Inediti



Grazie a Filomena Ciavarella per la cura e la segnalazione

Traduzioni di Antonino Caponnetto 
in collaborazione con NCT

F. Pessoa


La tua lieve Ex-esistenza ci attrae
al suo insegnamento nella nostra disperazione, quella
che il lunghissimo tempo della genesi
oltrepassava insieme con la terra
rimasta ferma e ora in sé piegata, 
da quanto neanche noi possiamo ormai proteggerla

Son quelle del poeta le tue parole e
della semplicità, quelle che la moderna esistenza
non conosce e disprezza. Sono polvere 
i tuoi progenitori, la tua vita è questo 
Nirvana ed il tuo Dopo
è ancora polvere. I tuoi bambini sono 
semi sopra la sabbia calda e secca, 
non hanno sete d’acqua, 
non germinano e non si decompongono 
In tropicali asili
tuo fratello è tenuto; lì ci sono
pappagalli ammazzati, perché sempre ripetono 
la stessa cosa, indipendentemente
dal roteante cerchio del progredire o della regressione

Veramente sei polvere, che sempre
ci ha toccati e protetti sopra tutto, 
da quello che perdura  

 21.08.1987

*

Più Profondo Dissolversi 

Noi siamo nati da una terra e siamo 
sostenuti da un’altra. Essere umani
sopra questo pianeta ferito, ciò vuol dire
vigilare su tutti i trucidanti
vermi dentro la tomba, e ancora mantenere 
un occhio dilaniato sulle stelle lontane,
che van costantemente verso il loro
più profondo dissolversi nell’universo

19.01.1981

*

La parola sterposa 

Perché non mi hai parlato,
nei giorni in cui io ero 
ancora vuoto
Sabbia e ghiaia
baciano il tuo piede innocente
esso avanza entro il nulla
e l’estate vissuta
scorre attraverso le dolorose nubi 
dentro l’universo
La mia canzone cerca la tua luna
nel vento senza vita
dove risiede la mia parola;
quella che insistentemente cerco 
Mi manca il tuo viso, che lascia che il mio cuore
si raffreddi, il profumo del tuo ruscello
che nella notte mi risveglia
dalla crudeltà e tormenta le mie ossa,
viventi-in-te, che porti
il freddo sconosciuto dei giorni mortali
dentro il mio sangue
Un margine già prima del nostro solo giorno
felice, che ancorava la nostra anima 
dentro il mare furioso della perdita.
Lo raggiungiamo solo con la nostra emozione,
la quale un tempo era illuminata
dal caldo sole della gioia. Esso sancisce e
lascia andare in pezzi l’ombra dei nostri volti

15.02.1981

Rispondi