Ricordo il bianco dei locali,
l’odore infetto dei disinfettanti,
la Madonnina e al suo fianco una rosa.
Ricordo il disgusto, il frutto offerto
che non ho raccolto.
*
La malattia ti ha reso gentile,
fai il galantuomo con le infermiere,
vorresti mettere la firma,
il foglio non si trova.
*
Non sono capace di devozione.
Se vuoi, però, so trovarti
i difetti migliori, quei pregi
presentabili che non destano invidia.
*
Il bar è un santuario per i disperati.
La perpetua del barista la dà a bere a tutti
da sempre. A sera raccolgono con le mance
battute infelici, licenziamenti, divorzi,
braci di cronaca.
*
Non so darti lezioni su come si soffre
garbatamente sul filo del mondo,
questa è roba da equilibristi,
barcollo da sempre. Cosa posso offrirti?
I versi che proponiamo sono tratti da Krankenhaus (gattomerlino, 2020)
Ottima selezione da uno dei libri più belli che ho letto negli ultimi tempi.