Per Ivano Ferrari

Per Ivano Ferrari: le parole dei poeti ruotano nelle voci di chi resta


La carne morta rivive
nella sua grande miseria
col vento che riporta gli odori
ad un ordine sparso.
La carne morta è ricamata
da quelle sinuose presenze
che gli altri chiamano larve.

*

Nella stanza d’attesa
un vitellone chiazzato
e una tornita manzarda
avranno ancora la notte
per annusarsi promesse
da domani eterne.

*

Dalla vasca d’acqua bollente
emerge un enorme maiale
bianco come uno spettro
che oscilla impudico fino a quando
dal finestrone il sole
accende quintali di luce.

*

La mia pelle ripulita e triste
il cuore glabro
il colorito bluastro
bene, io sono quello
che stabilisce la commestibilità
dei vostri miasmatici cibi.

*

Un lungo, insopportabile ritardo.
poi il rumore dei camion
le urla degli autisti
le ultime preghiere delle bestie.
Ricomincia la vita appaiono le forche
le pistole, le falze, i coltelli.

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