Spostamenti #36 | Marcello Frixione

a cura di Giovanna Frene
da Naturama (Oèdipus, 2022)


SPOSTAMENTI
Rubrica di poesie, parole sulle poesie e parole sulle parole


1. epitàlamo

sul tàlamo sostegno
de’ notturni trastulli
ala bengala màchina e congegno
i volanti fanciulli
nel frullo-culla di fàllici hully-gully
traslate avean d’amor la reggia e il regno.
chi pon con scaltro ingegno
sotto la guancia bella
sotto l’ascella il culo la mammella
origlieri di rose a la donzella
di mimose a la sposa
chi del giovane stanco
pennuta spuma di gommapïuma
fa delle piume sue piume al suo fianco.

da 2 ready made amplificati

gen. † Tyrannosaurus Osborn, 1905 (nom. cons.):
sua evoluzione iconogràfica

anni sessanta il tirannosàuro
greve sul culo incede traballando
trascina inerte la sua coda al suolo
l’asse del torso è a quarantacinque
gradi rispetto all’asse zenitale
anni novanta parallelo al suolo
l’asse del torso giace orizzontale
corre veloce su gli arti inferiori
la coda impiega come una deriva
e un contrappeso all’ònere del capo
duemila e dieci oggi non si esclude
sebbene manchi evidenza diretta
che il corpo tutto o in parte sia pennuto
ma i dati appàiono incontrovertìbili
nel caso dell’affine yutyrannus
sono le piume termoregolanti
o chissà forse stìmolo sessuale?

da il canto degli uccelli

iii.

s’innèstino piuttosto i nomi e il metro
all’humus alla linfa delle cose
dìcon di viole lecci acanti rose
perché del paramecium no perché
càntano labri mani seni chiome
ma allora perché non i cromosomi
perché non la timina e l’uracile
anziché aprile the cruellest month?
si canta dei ligustri e dei limoni
di donne cavalier d’armi di amori
di terre in strutturali complessioni
di nidi ciglia tombe solipsismo
e perché non di elettromagnetismo

da cosmogrammi tascabili

classe terza duecentosettantanove

bizzarra quanto ogni altra è ricoperta
di bòzzoli e vaiuoli e sembra parto
di natura imperfetto e mostro informe
ha i bordi espansi dilatati informi
si porta dall’india e la si ammira
come mostro bellìssimo del mare

da osservazione delle chiòcciole proposta a’ curiosi della natura

a marco berisso (sonetto metodològico)

a te che poni quesiti d’amore
io qui non saprò dare, in due quartine
e in una sirma, a rime in -ore, in -ine,
che qualche càveat preliminare.

ora, il problema è se (escludendo il cuore)
sia nella neocorteccia, o in qualche enzima
(e in che sinapsi, in quali adrenaline)
che pone sede e trae natura amore.

forse in entrambi, e forse un tutto sono,
o forse amore è stato funzionale
che in un processo astratto ha compimento;

– o è disposizione al comportamento,
o flatus vocis, flogisto mentale:
fra queste alternative incerto sono.


SPOSTAMENTI
Rubrica di poesie, parole sulle poesie e parole sulle parole


Questa rubrica di poesie, Spostamenti, nasce dalla necessità prima di tutto di dare voce al testo poetico mediante un commento, inteso questo come pratica di lettura e rilettura lenta, necessarie per cogliere quei meccanismi del testo che spesso la lettura veloce che il web suggerisce occulta. Per certi versi, la pratica del commento tanto somiglia a quella che, nell’ornatus, è la caratteristica dei tropi: si tratta di compiere uno spostamento, una sostituzione, un cambiamento di direzione che investe un elemento originario, e che nel nuovo elemento che sorge altrove rivive in una veste traslata. La pratica del commento, infine, richiede un servizio umile e gratuito al testo poetico.

La rubrica avrà inoltre uno spazio dedicato alle “parole sulle poesie”, ossia alla recensione e/o segnalazione di libri di poesia, ma anche a testi che verranno ritenuti utili per quel che concerne la dimensione del fare poetico. In quanto a ciò che viene designato con “parole sulle parole”, si intende dare spazio all’ambito saggistico, ma anche a interventi di poetica e a interviste, con apertura a tutti coloro che desiderino dare il loro contributo.

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