a cura di Giovanna Frene
da statue linee (pièdimosca, 2022)
fotografia di Dino Ignani
SPOSTAMENTI
Rubrica di poesie, parole sulle poesie e parole sulle parole
n°55
Combinazione
Per pochi minuti all’anno le loro chiamiamole mosche (semplifichiamo) sono assenti poi insistono nella ruota corneale, succhiano la sacca, tossiscono. L’altalena-scatto, fanno, sul tendine pollice indice. Scelgono ogni cavillo, vanno a ristorarsi. Le mosche sono attente alla forma, che per loro è sostanza. Fimo, fimo, si appoggiano all’angolo lacrimale, espettorano. Torcono la tromba per far entrare quanto più drasticamente possibile il poco che il tempo di vita e spostamento permette.
Quando muoiono si frantumano nei micromoduli di base, tornano la scatola da montare: le molecole che legavano si sono fratturate slogate, sono cambiati i numeri, l’id, i denti del compasso sono separati. La combinazione che prima teneva
Variazioni di valore a parità di pressione
Aumentando la pressione aumenta il valore. Il valore si calcola a partire da quel punto. Quel punto può essere spostato nel tempo ma non nello spazio. Appena la pressione si applica, non si può spostare, spostando il punto si allenta la pressione e la misurazione deve essere ripetuta. Mentre il valore, una volta attribuito, si aggancia a un misuratore materiale (carta) o immateriale (memoria) e rimane attaccato al misuratore nel tempo, per un tempo più o meno lungo, restando del tutto indifferente allo spazio. Lo spazio può mutare senza che muti il valore. Uomini di valore si muovono nello spazio applicando diverse pressioni. Le pressioni che gli uomini di valore applicano sono direttamente proporzionali al loro valore, tanto che uomini senza valore o indifferenti al valore possono tuttavia condurne con sé (portavalori) ma non è richiesto loro di applicare alcuna pressione, e possono smettere di condurre valore sia nello spazio che nel tempo. Allo spazio (tre assi di misurazione) e al tempo (un asse di misurazione) si aggiunge un quinto asse costituito da una grandezza che cresce in misura direttamente proporzionale al crescere dell’organizzazione grammaticale e sintattica del discorso, essa è definita nausea
Cangiamento
Al cambio dell’ora la maestra Barbara sostituisce la maestra di matematica e si vede una porticina accanto alla cattedra che però non si può aprire e la maestra trova difficoltà a spiegare questa cosa perché anche lei pur industriandosi non arriva a schiuderne un fiato, i bambini fanno tante domande.
Il vento ha fatto scoppiare le antologie, che adesso perdono in direzione sud, sud-ovest. Le intossicazioni saranno gravissime. In tutta la costa occidentale dell’Africa del nord la pesca va sospesa per minimo 40 notti
Di fronte
Ma l’hai pensato tutto tu e non ti ha aiutato nessuno? Hai scritto tutte le parole tu?
È incredibile che quando scrivi le parole ti vengono le parole, che tu hai tutta questa pagina la cosa che esce di fronte credo che poi la scrivi, non dico che è incredibile perché io non ci credo, però io penso che è una cosa incredibile. È molto bello che tu lì ti viene fuori dalla testa questa parola con tutte le loro parole, e che tu alla fine poi le scrivi e tutte come fai a capire quando qualcuna la devi scrivere e l’altra no? Io non credo che sia facile, sicuramente è incredibile, domando, ma come fai, io me lo domando, come fanno? Perché mica sei solo, sono tante. Questo è l’interrogativo che mi pongo ci sarà un modo. Questo modo bisogna scoprirlo vogliono dire tutto, tutti dicono, dimmi un po’, senti
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questa prosa non contiene glutine, può essere mangiata e digerita agevolmente da persona intollerante al glutine, non contiene poesie, è una prosa, si è già premesso, è anche senza lattosio e senza lieviti, così non può crescere più di tanto, e non contiene soia né tracce di frutta a guscio, né arachidi né olio, né burro di arachidi, è completamente libera da olio di palma, frumento, farro, miglio, avena, brassicacee, riso, non ci sono fave, chi è malato di favismo può stare tranquillo, questa prosa è senza parabeni, non è assolutamente insolubile, si scioglie in un momento, tuttavia è insolvente, non paga, non può pagare, non ha i soldi, è rettangolarmente povera, fatta con mezzi molto poveri, può essere esposta all’acqua, anche al sole, non scotta, può essere toccata anche senza guanti perché non sporca, non va in giro per casa lasciando inopportuni escrementi, neanche fuori casa, questa prosa è capace di grande ritegno addirittura ritenzione così non emette liquidi, non contiene elementi radioattivi o infiammabili, questa prosa è semplice, non contiene complessità, non ha in mente alcuna complessità, non ha mente, non pensa, non contiene, in assoluto, non ha un contenuto
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Marco Giovenale scrive testi che non li capiscono. Vede dei video su youtube e dicono che sono lo stesso, ma non sono lo stesso. Non lo credete. Se vedo un video lo capisco, se vedo Giovenale non lo capisco. Se lo leggo. Scrive che tutti fanno su twitter ma se io faccio twitter lo ascolto e lo capisco, ma Giovenale io non lo capisco. Scrive delle parole astruse nei libri, ma anche le parole semplici non si capiscono, e questo è un modo speciale di scrivere che ha lui. Anche quando parla non si capiscono. Allora sono andato da Marco Giovenale e gli ho detto: Marco Giovenale, volevo sapere, ma perché parli così? Lui non ha capito la mia domanda, allora finalmente siamo pari
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