Filippo Tuena | In cerca di Pan

a cura di Giovanna Frene
da In cerca di Pan (nottetempo, 2023)
Anteprima editoriale
n.d.r. Ringraziamo lo scrittore e l’editore per la gentile concessione


SPOSTAMENTI
Rubrica di poesie, parole sulle poesie e parole sulle parole

n°60


Su varie forme di Metamorfosi e di un titolo
Viennese II

I

Uscendo dall’albergo 
Sente come spesso gli accade  
Un vento freddo e negativo  
Un sapore di cose dolorose 

Si trova di fronte l’edificio dell’Opera 
Andato distrutto il 12 marzo 1945 
In uno dei bombardamenti che rasero al suolo  
Gran parte della bella città di Vienna 

Gli storici ricordano che subì 52 azioni  
Che perse 37.000 edifici 
Quel giorno di marzo assieme all’Opera  
Viene colpita l’Albertina e il Philipphof  
Un palazzo nei pressi  
Che crolla procurando la morte di duecento abitanti  
Seppelliti nelle cantine dell’edificio 
Non fu possibile liberarli 
O recuperare i cadaveri  
Rimasero sotto i marciapiedi  
Che adesso calpesta 
In quel mondo sotterraneo si consuma  
La metamorfosi da vivi a defunti 
Ed è questo che forse sente 
Questo giorno nella bella città di Vienna  

II

Si dice che il bombardamento sia l’atto bellico  
Che induce Richard Strauss a scrivere  
Metamorphosen für 23 Solostreicher 
Il cui titolo ovidiano c’impone  
Di tratteggiare la vicenda della composizione  
Completata in poco più d’un mese  

Il manoscritto si chiude con una frase
“In Memoriam” come se fosse un monito  

Ora tutta questa considerazione 
Delle bombe sulla Staatsoper 
Del crollo del Philipphof 
Della morte per probabile asfissia o fame  
Dei duecento seppelliti vivi nelle cantine  
Della fine di Strauss  
Va a cozzare contro la musica fluttuante  
E col titolo del pezzo che rimanda 
A un testo naturalista di Goethe
La metamorfosi delle piante  
Dove si teorizza la discendenza ex unum pluribus 
Dalla foglia a ogni parte dello stesso 
A una visione che coincide 
Col canto finale delle Metamorfosi di Ovidio  
Alla sua visione orfico-pitagorica  
Tutto ritorna all’origine  

III

Paul Sacher a Zurigo ne concertò la prima  
Il 25 gennaio 1946 presente Strauss 
Che diede dimostrazione didattica  
Dirigendo una delle prove 
Il 12 settembre 1949 a Monaco  
Davanti all’Ostfriedhof 
Si tiene il funerale del compositore  
La mutazione del corpo di Strauss  
Da carne composita a ceneri  
Georg Solti dirige l’orchestra dell’Opera di Stato
Eseguono il Trio finale del Rosenkavalier
Il secondo movimento dell’Eroica 
(la marcia funebre che Strauss aveva variato  
nelle Metamorfosi per 23 archi solisti)  

Ma sono i Berliner Philharmoniker 
Diretti da Wilhelm Furtwängler 
Il 27 ottobre 1947 al Titania-Palast di Berlino  
Rimasto intatto dai bombardamenti 
Un tempo adibito a teatro di rivista 
A marcare per sempre 
L’interpretazione del brano 
Di cui s’è conservato il documento sonoro 

Inaspettata 
A metà esecuzione il direttore imprime  
Un’improvvisa accelerazione del climax  
Che coinvolge tutti gli strumentisti  
Come se una menade 
Avesse preso posto sul palco  
Conducendo l’orchestra alla rovina  
Ma insomma i Berliner  
Reggono scarti impensabili 
La partitura li consente 
Il direttore ha il polso adatto  
Tu dici 
Un tedesco può questo?  
Conosce le infinite varianti  
Del mondo greco?  
Suo padre produsse 
Il più completo studio  
Sulle gemme antiche  
Ti rispondo  
I melomani pensano al figlio direttore  
Gli archeologi dicono “il Furtwängler” 
E come accade per i volumi classici
 Si riferiscono al suo Die antiken Gemmen  
Intagli cammei calchi  
Figure olimpiche portate al dito 
 O come fibule per allacciare pepli  
O sigilli imperiali che garantivano  
La veridicità di un messaggio  
L’efficacia della parola scritta 
Il rispetto dell’ordine recapitato  
Il figlio aveva una passione 
Per l’estro del momento 
E produceva capolavori e fallimenti  
Non meno di quanto accada a noi  
Sempre sottomessi al caso 
Alla rapida Occasione 
Così come appare  
Nell’Iconologia del Ripa  
Wilhelm ti dicevo 
A chi lo rimproverava di esiti opposti  
Nella direzione oscillante 
Tra impreviste cadute memorabili trionfi  
(grande seduttore 
fare satiresco e ossessivo nel coito)  
Poneva questa domanda  
Che cosa direste di un uomo  
Che si prepara le parole 
Da dire alla sua amata 

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