a cura di Giovanna Frene
da Poesie per giovani adulti (Scalpendi, 2023)
fotografia di Dino Ignani
SPOSTAMENTI
Rubrica di poesie, parole sulle poesie e parole sulle parole
n°65
Com’è bello anche
se magari stiamo io e te
sopra di questo tavolo
e guardiamo da fuori
dal vetro davanti
la gente che passano
con le macchine
con le biciclette
che attraversano
dove c’è il semaforo
e guardano in alto
guardano in basso
e ascoltano la musica
e poi ci andiamo anche noi
mentre la gente passano
sopra le biciclette
a fare le compere
e parlano di magie
e mangiano un panino
e leggono il giornale
e vi è il sole sopra ai tetti
che lo vediamo dal vetro
davanti di questo tavolo
e le porte si aprono
e si chiudono
e la gente entrano
e si siedono vicino di noi
che siamo contenti
e ci guardiamo fuori dal vetro
e ci guardiamo anche noi
nella faccia e negli occhi
e ci parliamo le cose carine
e dolci dell’amore
e siamo molto contenti
e penso che tu sei la mia
prossima futura fidanzata
e sono contento
che questo pensiero
è assieme a me
sopra di questo tavolo
anche se questo pensiero
non è della stessa pasta
di quello che vi sta
nel dentro al reale.
*
Come se non lo so
che più̀ tempo passa
più̀ meno probabilità̀ ho
che mi chiami mai
perché́ mi metti in chiaro
che non sei volentieri
che diventi la mia prossima
futura forse ventura fidanzata
è proprio un peccato però
perché́ ti voglio tanto bene
tante cose ti voglio dare
ma poi alla fine le cose
che ti voglio dare
che cos’è che è
non è un gran che
quindi
deve essere giusto così
che me lo merito
che più̀ passa il tempo
più̀ meno mi rispondi
più̀ io lo so che soffro
perché́ non mi chiami più̀.
*
Da qui si prospettano
e si panoramicano
tutte queste alpi
fuori del finestrino
e le guardiamo dall’alto
e sono tutte belle
e bianche e alte
e anche noi siamo alti
e anche loro sono alte
ma non come noi
che siamo più̀ alti
essendo nel sopra
dell’aereo volante
e poi vi sono i paesini
e le valli e i fiumi
e le pareti con la neve
e tu indichi e dici è bello
voglio che vi andiamo
proprio lì in quel posto
che lo vediamo adesso
e vi sciamo con i nostri sci
e vi beviamo i nostri vin brûlé
e vi prendiamo il sole
da sopra nel terrazzo
dell’albergo grande legnoso
dov’è che dormiamo noi
e ci scambiamo i baci
in mezzo di tutta la luce
e di tutta la neve
che si danno abbagliante
e io ti mando come risposta
che è bello quello che tu parli
e sono con te sulle montagne
e sulla neve e sui sentieri
e sui baci che ci diamo
e sui tanti tanti abbracci
che ci facciamo assieme
e già̀ si forma la figura
di noi due assieme
che ci avvinghiamo
nel mezzo della neve
scivolanti e rotolanti
e indifferenti che la gente
parlano scandalistici
e mi sto con le mie mani
sull’addosso di te
e tu sei contenta
delle mie mani addossate
è tutto bello bellissimo
meraviglioso bellissimo
che tu in quel momento
mi parli che sei contenta
che sei tu la mia fidanzata
futura e poi presente
e non un’altra
e io mi gonfio tutto
di queste tue parole
e faccio che riposo ancora
per qualche minuto
prima che mi aprono
gli occhi.
*
E anch’io poi
mi capita che io muore
come tutti che muoiono
prima o dopo
e allora penso che bello
che quando vi è la morte
io muore non da solo
cioè̀ muore da solo
ma però in compagnia
della mia futura
prossima fidanzata
che è invece la fidanzata
presente e viva allora
e che così vi è qualcuno
che mi accompagna
e mi guarda e mi parla
quand’è che io muore
e poi mi guarda e mi cura
e mi dà che mangio
e mi fa le lenzuola del letto
che io non mi alzo
e invece vi pensa lei
che io non vi penso più̀
e non penso alle altre cose
perché́ lo so che io muore
e anche la mia futura
presente forse fidanzata
lo sa che io muore
e per uno come me
allora è bello
che la mia prossima ventura
presente forse fidanzata
quando io muore
sei allora tu nel futuro
e sono triste invece poi
quand’è che penso
che invece tu non sei
quella persona lì
che quand’è il presente
che io muore
sei lì con me
e non mi dici le parole
che mi servono
a fare il grande passo
che va dalla vita
al dopo della vita.
*
E chissà̀ quand’è che succede
se una volta vi riusciamo mai
che prendiamo quest’autobus
e ce ne andiamo al centro
e facciamo un po’ di shopping
ci compriamo un paio di scarpe
ci vediamo un film
ci vediamo dei quadri
ci vediamo l’albero di natale
sulla piazza del municipio
e lì nel momento bello
che ce ne andiamo al centro
e tu sei la mia futura fidanzata
che da futura passi a presente
e ci stringiamo la mano
e guardiamo fuori dai vetri
le vecchiette dentro all’autobus
ci guardano e ci dicono
come siete belli
come siete interessanti
voi sì che siete davvero
una bella coppia di fidanzati
ma baciatevi tutti voi due
e non guardatevi a noi vecchie
che stiamo dentro all’autobus
fate invece tutti i fidanzati
e io le sento che dicono così
e ne rimango di questo
molto contento davvero
e anche tu ne rimani
molto contenta sprizzante
eccitata e appiccicaticcia
ma poi vi ripenso bene
e quello che ripenso
è questo chissà̀ poi
quand’è che avviene
nella realtà̀ del mondo.