Daniela Stasi | Il respiro del lombrico

a cura di Giovanna Frene
da Il respiro del lombrico, prefazione di Sergio Daniele Donati (Il Convivio Editore, 2023); le poesie sono state selezionate da Patrizia Baglione, che ringraziamo per la collaborazione.


SPOSTAMENTI #102
Rubrica di poesie, parole sulle poesie e parole sulle parole


“La raccolta poetica di Daniela Stasi è portatrice di un ossimoro fertile e creativo molto profondo. Nello scorrere i versi della poeta infatti appare patente un richiamo ad un approccio nuovo all’Antico. Una scrittura quindi quella di Daniela Stasi che si richiama alla fertilità dei semi del passato su terreni nuovi. Operazione etica e linguistica questa che può prendere valore solo se, come magistralmente riesce a fare la poeta, la cautela diviene sia l’argine della scrittura che il monito per il lettore. I versi di Daniela Stasi sono sempre guide esperte e pronte al soccorso del lettore in passaggi stretti di avvicinamento sia al bello che all’abisso, all’assenza. E dall’assenza Daniela Stasi è capace di manifestare sia i contenuti spaventevoli e dolorosi che quelli fecondi e generativi.”

(dalla prefazione di Sergio Daniele Donati)


Quando il corpo da me si svestirà

Quando il corpo da me
si svestirà, a cominciare dalle spalle,
verrò lasciata sola, nella mia nudità, di fronte
all’Essere sconfinato; che mi chiederà il-perché,
dall’Amore, volli anch’io sconfinare, ma a Parole.

Sono stanca di incresparmi

Sono stanca di incresparmi
la superficie del mare, mentre
voglio stare immobile,
sul fondale, a sentire solo in alto
l’energia della marea a trapassarmi,
 senza poterle ‒ più ‒ fare altro male.

Ciò che vedo

È la ferocia scura della notte
a dirmi che, di me, non rimarrà
nient’altro che ciò che vedo.
E se non vedo te, comprendo 
meglio
il perché non resterà
neppure un calco di voragine
a residuo.
del mio giorno.

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