Federica Picaro – Tre poesie

Una casa per bussole impazzite

in cui sedersi ad assorbire il tempo

delle cose –

rivendicare il diritto all’alba,

alla segreta mollezza del tramonto.

***

Oggi che a dividerci sono secoli di vento

un fischio a volte penetra

la parete umana

e mi sorprende nelle veglie

o nel cicaleggio dei colloqui –

chiude la mia vita in una bolla

danzante.

***

Ho disegnato una casa per me e per te

sulla collina sbocciata per incanto

dove anche la notte è vestita a festa

e non teme di essere fraintesa.

Tu insegni a non avere bisogno della luce

e ne sottrai con le mani un pezzetto alla volta.

Cosa rimarrà di questo furto?

 

Faremo della vita

un luogo abitabile.

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