Con le mani so ben baciarti, sbagliarti, polverico
come una fossa, sembiante d’ipotenuse; viene
a spargermi il costato d’unguenti, Maddalenica di canti in rivolta
lambisco le fenditure, mi torco per poter lasciare la foga
al mammifero più puro e lattante. Tu scortica pure,
questi scorticatori illuminano le polveri e tutto si fa imbrigliare.
Dovizia pagliacciante di corpi: è una festa!
Ora canta, canta, canta
sii bava di questo amore, perdonami piccolo baco
di questo implorante implorante soccorso
sono io che vivo.