Una voce guasta
sibila due tre parole ricorrenti,
ma io non riconosco e non vedo
che una bocca tremula
tra due guance emaciate e smunte.
Portiamo a lungo le impronte
della premessa, l’impatto
tra un oblio di dati e di nomi;
e a lungo ne paghiamo le spese
e le recriminazioni dell’errore.
Della trama resta
un verbo incerto,
e quando il patto è sciolto
ad addensarsi è la colpa:
puoi quasi ingoiarla,
rinnegare e procedere,
impegnare la mente in nuovi discorsi.
L’innocenza è dei morti.