Giorgia Esposito – Delirium

Tremavi nelle mie mani e io nel tuo
gesto forastico e notturno, quando
scagliavi l’occhio oltre la finestra
in fitte palazzine di luce smorta.
Ricordo il respiro straniero e malato
dietro le pareti – presagiva sogni
terribili e ansante tu parimenti.
Ricordo ancora quando dicevi:
“tutto si riconduce a mia madre”.
Volevi scomparire ma imbellettato
scambiavi l’affetto con la nevrosi.

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