Anna Maria Curci – Inediti da “Opera incerta”

Seduta sulla riva, traghettata

Seduta sulla riva,
traghettata,
sta l’interprete assorta
e deglutisce.

Gambe conserte,
ora solleva il granchio
a lungo inseguito e afferrato.
Stomaco insorge, mentre lei rimira.


Dell’Angelo


Restano mute le parole di prima,
la luce stempera il bruno della crosta.


Tace il rancore, e l’ala ripiegata
aspetta l’altra, insieme voleranno.


L’occhio che anticipa e la mano protesa
accolgono il sorriso, dopo tanto.


Leggere versi all’alba

leggere versi all’alba
salutare maestri
nel vento freddo 
dell’oscuramento

spogli di scuse
fronzoli intrisioni

è luce       dopotutto

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