Pioggia o regno, vanno veloci i nembi
della pancia, la lanugine dell’ombelico
Sarà cuscino del tuo ritorno al sonno
Opalina di rivederti, ridere in fiamme
Assecondarti piano per una desinenza
di buio, per alimento di un fuoco ulteriore
*
È questione di luce splendente.
Un andante stupore che, sai, ha
bisogno di fiato. Fame d’aria
che ti porti cucita come sacca
nel petto. Rideranno poi sapendo
del vuoto così vicino al cuore
*
La secchezza degli occhi tradisce
una stanchezza di vedere, forse
un’altra fame occasionalmente
spenta, il rifiuto di un dovere.
Accenderai allora uno sguardo
interiore, un fuoco amico,
la face che balugina sospesa
dove il passaggio si fa scosceso.
(Fotografia di Dino Ignani)