9 DICEMBRE O DELLA VENUTA
Ogni strada che ne incrocia un’altra
mi travolge dal sentiero non percorso.
Agrigento di notte muore,
non si sopisce
e al mattino qualcuno grida
al miracolo della resurrezione.
Gli apostoli, assuefatti,
ne scriveranno solo quando
da lontano la sua bara
profumerà di incenso.
Le sacre scritture
contemplano l’inatteso.
*
EROTICA XI O DELLA IEROFANIA
Alla mia soglia,
apparizione tra sonno e veglia.
Ti guardo dal crogiolo del dubbio
o nel timore dell’inganno,
mentre sorridi al mio povero cuore
e al suo perenne autunno.
Il miracolo immanente
di tutto ciò che risorge
si fa carne nella tua pelle:
la carezzo, insperata e sospesa.
“Perché un dio non ti ha già fatta sua sposa?”
*
EROTICA XVI
(Atresia)
Accenno una pallida fede
a mani giunte
cedo al mistero lascivo
occulto la colpa dell’età che sorge,
il tuo tempo è un meriggio lontano.