Flaminia Cruciani – Poesie

Quando ti cammino dentro
conosco i tuoi vicoli
i campanili storti delle tue piazze
le serrature arrugginite
dei tuoi pensieri inconfessabili.

*

Chissà cosa fanno i cadaveri
quando arriva la primavera?
Parlano fra di loro con nostalgia
e forse piangono
per il profumo dei fiori.

*

Diventai nottealba saliva lunare
con quattro soli tenuti in mano
c’erano flauti e cancelli nella voce
e occhi senza denti a spiare
le simmetrie del cielo.
Ci toccavamo dentro
la zavorra di petali
che non ci faceva volare
correvamo balze di vento
in cortili di ginestre roventi
dove tutto il Dio veniva versato.

*

Allora
la strada avrà imparato i piedi a memoria
il topo avrà gridato per lo spavento
il sole splenderà il buio e
la morte avrà i lavori in corso
noi avremo appeso a un chiodo il logos
le cattedrali inginocchiate pregheranno
i porti salperanno per nuove lunghezze
i generali eseguiranno gli ordini
la maschera mi indosserà per l’ultima volta
e io avrò denunciato la mia scomparsa.

*

Udite voi
che vi innamorate di patti crudeli
io traboccavo di verità che imparai a tacere.
Udite voi chiunque voglia i vostri timpani
e vi tolga le acrobazie voglia in dono
i pianeti della vostra pazzia voi tornate
a pettinare il tempo e fate presto a morire.
Io partorirò una nuova madre
mia madre e sarà solo una voce
una sola voce come parola d’ordine
senza bocca racconterà
dei chiodi cardiaci
delle radici guelfe dove
l’estate sbrinava l’acquasanta.
E le rughe della grande madre saranno le mie
il suo morbo vistoso sarà il mio
e il suo torbido sarà la mia perfezione.
E l’amerò, ci ameremo come si ama nel sonno
e mi metterò nella bara al suo posto
per lasciarla vivere
senza sforzo saremo una monade
e l’amore plurale ci invecchierà le mani.

*

Voi non sapete
le risse nei miei cuori saccheggiati
dei pensieri circoncisi che
pretendono la primogenitura.
Voi non sapete le mie taverne
piene di tavolini con le gambe rotte
dove ci si ubriaca d’astrazione
del mio corpo sguainato dalla natura
degli abissi altri con cui combatto
ogni giorno e invento
i tempi compensati dell’amore.
Voi non sapete
del mio controcampo lebbroso franato d’ironia
della mia lama forgiata a fuoco a Sparta
il silenzio mistico dei miei uliveti
le mie zampe giunte.

Voi non sapete
anche se condividiamo il cibo e le lenzuola.

*

Oggi era un giorno del 1943
mi sei venuto incontro a Recanati
con i pantaloncini corti
suonando la fisarmonica.
Il mio letto ora è vicino
a quello tuo da piccolo
e ci diamo la mano
siamo tutti e due bambini e
ci diamo la mano per addormentarci
sentendo il mare che entra dalla finestra.

*

Continui a nasconderti
nella fiamma a pendolo
dietro la bestia a corde
nell’avemaria controvento
è nato un nome in cui sostare
quando tutto resta sulla bilancia
delle ore offese di giallo.
Ho sentito dire alla damamorte
quante bocche fisse ha il suicidio
la potenza della tua croce asfaltata di carne
e ogni ritorno come a una buccia arcaica
in cui torni spina a spina
a bordo delle tempie azzurre
e non ti puoi contare.

Ti ha amato veramente
quel dio cieco che ti creò
che ti mangia con il cucchiaio
ai fianchi dell’inferno.
Interminabile tu.

*

Flaminia Cruciani, nata a Roma, è poetessa e archeologa, ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Archeologia Orientale ed è stata un membro della “Missione archeologica italiana a Ebla”. Nel 2008 ha pubblicato Sorso di Notte Potabile, ed. LietoColle e nel 2015 Lapidarium, ed. Puntoacapo. Semiotica del male, edito da Campanotto, è del 2016, mentre del 2017 è Piano di evacuazione, Samuele Editore. Sempre del 2018 è la sua antologia We were silent in the same language, con la prefazione di Marco Sonzogni, pubblicata da Gradiva Publications, New York. Una sua antologia personale di poesie tradotte in spagnolo sta per essere pubblicata in Spagna. Il suo ultimo libro è Lezioni di immortalità, collana “Strade blu”, Mondadori 2018. Suoi testi poetici sono stati tradotti in inglese, francese, spagnolo, bulgaro, coreano, mandarino, arabo e rumeno e sono presenti in diverse antologie straniere. È regolarmente invitata ai più importanti festival internazionali di poesia in tutto il mondo. Lo scorso luglio ha partecipato al 28th Medellin International Poetry Festival in Colombia. È tra i fondatori e gli ideatori del movimento culturale “Poetry and Discovery”. È membro dell’Académie Européenne des Sciences, des Arts et des Lettres di Parigi.

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