A/R
Altro tempo che non ho
tempo di cose che non voglio dire
non significare, ricadere
in braccia non tue.
Sono gli stessi tranelli
dare parole precise
procurare certe ferite – esatte –
complicare
quindi non è amore
semplificare
quindi non è amore.
E scommettere che poi
anche tu te ne andrai.
*
in memoria di Antonio Berloco
(19.08.1955 – 21.01.2019)
Mio padre
Eternamente giovane
va in quella corsa
che spezza in un lampo gli ostacoli
i fiori e i legami con il tempo
silenzio vivo, primitivo
tronco rovesciato di ulivo che trema
dove splende adesso mio padre
gennaio allunga i crisantemi
agli angoli dei vicoli.
Non è la forza che mi manca, papà
tu ed io
da un capo all’altro del bene
se apro le finestre
se posso ancora chiamarti.
*
a Domenico Brancale
Acqua alta
Un male invecchia la pianta dalle foglie
dagli occhi e il tuo corpo tutto
mi dici non fa niente.
Tu solo sei della forma che hai scelto
e anche io ti vedo così.
Ascolta allora come devi fare
perché ce la faremo in questo modo
come quelli che non hanno scelta e ce la fanno.
Devono farcela per tutti gli altri
a cui manca la forza della voce, il perdono
un’altra via.
*
Cliniche
Il valzer dell’impotenza
qualcuno regge i morti tra le braccia
sono amanti soltanto accennati
da una musica
offrire la versione migliore di un dispiacere
togliere gli aghi dai piedi e avere addosso una grande causa
salutare i tentativi caduti nel vuoto
addio
vedo ancora tutto il tuo amore.
*
Grazie a Melania Panico per la cura e la segnalazione