TRATTO PQ
Dopo la discesa – la deflessione
un sospiro diastolico:
ricomincio azzerata, alla base
della tachicardia.
All’apice aguzzo dell’onda
guardami genuflettere
il potenziale – spaccare una vetrata
che vibra al decollo.
*
VEDO CON LE DITA
Se stasera vanifico la luce
spegnendo l’ultima stella
appiccicando per sempre la mia sorte
al buio
continuo – e so del mio sbaglio.
Mamma, ho elettricità sulle unghie
primitiva
vedo con le dita come un cieco.
*
VANNO BENE ANCHE QUEI DISCORSI
Vanno bene anche quei discorsi
all’autolavaggio: “non restare dentro,
ché non si sa mai”
Il tuo dire, il tuo fare
fu sempre lo strofinio atono
dei rulli: uno sforzo d’auscultazione sordo
oltre la vetrata
*
SAREI STATA PER TE LA CASA
Anche nelle tue notti
di ribalderia
sarei stata per te
la casa di Filemone e Bauci
ma ospitare gli erratici
è come chiudere una pantera
dentro una gabbia
e io, come te
– per te
cerco un soffio di vento
che si insinui tra le grate.
*
GUSCIO
Forse quello che ricarica
l’eco improbabile del guscio
è questo urlare con le mani a coppa
l’esistenza
come gli animali che non sanno
il proprio nome.
My spouse and I absolutely love your blog and find most of your post’s to be precisely what I’m looking
for. can you offer guest writers to write content for you
personally? I wouldn’t mind writing a post or elaborating on most of the subjects you write
regarding here. Again, awesome web site!