Ad ogni passo sentiamo
divenire la terra
e noi animati ed eterni
nel silenzio dell’ombra
mentre fuori, ancora
ogni cosa ripete
e non resta che il corpo
la linea gialla
il getto della folla
che si riversa negli occhi.
*
Adesso che il fiato si è spezzato
ti respiro il fianco con la fronte
partire è svuotare le braccia
il peso del condizionale sulle labbra.
*
Ci ritorniamo negli occhi
la bocca raccolta
quel lavorìo per somigliarci.
*
La notte ha l’odore della guerra
del silenzio che precede la resa
il vuoto abissale del mare
le stelle sanguinare negli occhi.
*
L’ordine della sera
si rompe nella cenere,
l’ospedale è un fantasma bianco
tempo spezzato.