a cura di Francesco Terracciano
da Prova d’inchiostro e altri sonetti (Nino Aragno Editore, 2017)
fotografia di Dino Ignani
I
la lama di una gondola con una dama nera ondeggia, a zigzag, vera o no che sia confondo forse le cose, è poco che porto la baùta, maschera bianca, avuta in cambio di un binocolo. non piana, verticistica, travisa anche la voce, per me in nulla consisto più del campari ondoso sul canale, quel docile neon rosso ed acquoso.
II
la nebbia va velando la piazza, un grigio adatto alle ipotesi intatto trovi il tunnel che andando opposto il corpo ha fatto poco fa. in meandri fuori dal tempo, blanda, la caligine ha tratto la città, così roca. dal mio tunnel mi scrutano due maschere da medico della peste ̶ con poca speranza di rimedi, naso a cicogna, mute.
III
avanza il sacro sogno di un lupo, con accanto la sfinge sfolgorante di un gatto, in azzurrognolo mantello e soltanto i loro occhi ad ogni influsso taglio incognita di luce, solo un tanto, mutassero… (gli spiriti guardiani, i loro mondi sottili, trapassati…) -quanto non sei rimiri e mai sarai, li sondi per nulla i mascherati.
IV
al ponte dei tre archi a cannaregio, stai appeso, con l’anarchico sorriso dai la baia a noi che come te saremo, ossa umoristiche sotto l’opaco teschio, senza più l’agonistica carne e il pipì. svagato annerimento vuoto nei crateri degli occhi, il tuo non sguardo immoto da capitano o allocco che mi aocchia le natiche.
V
un getto di coriandoli stordisce la pupilla, se ne vanno scherzando semi infiniti brillano, nell’inclinarsi, sbandano non medesimi, in mille aloni, come quando i satelliti arzilli di saturno, ruotando, la materia raddensano guardo le intermittenze di quei bagliori senza quiete, orbi di un bandolo. strada con folla intensa.
Note
Cinque sonetti da Carnevale minore (ultima sezione di Prova d’inchiostro e altri sonetti, Nino Aragno Editore, Torino 2017).
Nella selezione proposta, intitolata “la lama di una gondola”, si trovano cinque sonetti da “Carnevale minore” (ultima sezione di Prova d’inchiostro e altri sonetti, Nino Aragno Editore, Torino 2017). È detto minore perché il verso usato non è l’endecasillabo ma il settenario.
La sezione intera è composta da 14 sonetti (ovvero un ipersonetto alla Zanzotto). L’ambientazione riguarda il carnevale di Venezia.
Mariano Bàino è nato a Napoli nel 1953, dove vive e lavora. È stato tra i fondatori, nei primi anni ’90, della rivista “Baldus” e del Gruppo 93, che hanno animato in Italia un complesso dibattito su moderno e postmoderno, avanguardia e tradizione, e, più in generale, sul mutare delle strutture comunicative e sugli effetti di derealizzazione nella società massmediale. Nella sua poesia si incontrano pluristilismo, apertura ai dialetti e alle lingue straniere, uso straniante della citazione e dei neologismi. I suoi libri di poesia comprendono “Camera iperbarica” (Tam Tam 1983); “Fax giallo” (Il Laboratorio, ed. non venale con serigrafie,1993, II ed. Zona 2001); “Ônne ‘e terra” (Pironti 1994, II ed. Zona 2003); “Pinocchio moviole” (Manni 2000, Premio Feronia); “Sparigli marsigliesi” (Il Laboratorio, ed. non venale con acquetinte e acqueforti, 2002, II ed. d’If 2003); “Amarellimerick” (Oedipus 2003). Nel 2008 ha pubblicato con Le Lettere di Firenze l’opera narrativa “L’uomo avanzato”. Ha riunito aforismi, prosette, microracconti, in uno zibaldino dal titolo “Le anatre di ghiaccio” (ed. l’ancora del mediterraneo 2004). Ha tradotto poesie di Góngora, Frénaud, Lely, Fersen. Collabora con interventi teorici e recensioni a riviste e quotidiani. Figura in varie antologie, tra le quali “Les italiens” (Docks, Marsiglia 1985); “Poesia italiana della contraddizione” (a cura di M.Lunetta e F. Cavallo, Newton Compton, 1989); “Raccontare il postmoderno” (a cura di Remo Ceserani, Bollati Boringhieri, 1997); “È arrivata la terza ondata” (a cura di Renato Barilli, Testo&Immagine, 2000); “Verso l’inizio (percorsi della ricerca poetica oltre il novecento)”, (Anterem 2000); “Il pane e la rosa, antologia della poesia napoletana dal 1500 al 2000” (a cura di Achille Serrao, Cofine, 2005); “Parola plurale, sessantaquattro poeti italiani fra due secoli” (AA.VV., Sossella, 2005). Ha partecipato a reading e a festival di poesia tra i quali: Milanopoesia (Milano 1989 e 1992); Leonkart (Centro Sociale Leoncavallo, Milano 1996); Le group ‘93(A cura di Nanni Balestrini, Marsiglia 1993); La jeune poésie italienne (Istituto Italiano di Cultura, Parigi 1994); La poesia in dialetto (a cura di Mario Martone, Teatro Argentina, Roma 2000); Suoi testi sono stati tradotti negli U.S.A. Dirige la collana di poesia delle edizioni Bibliopolis. Ha curato la sezione “letteratura” della XII edizione della Biennale Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo “19/28 settembre 2005, Napoli Castel Sant’Elmo.