a cura di Lorenzo Pataro
da Prima opera del gesto (Pequod, 2022)
Sono l’unica verità che ti somiglia. In me la tua voce come in
un grembo l’ombra del nascituro dopo il parto.
*
Questo è il sangue, questa è la numerazione
la voce pacificata dei giorni
dopo il danno dopo
il nostro abbattimento.
Siamo qui perché è la legge
e io ci credo
come l’ultima folata
che rimette in cammino la fiamma
e così vivremo
reali in questo spargimento
saremo il lampo che solleva
la cenere dal mucchio
e ricompone il reperto in alto.
Tutto muore un’altra volta e si consegna
alla durata
c’è una guerra qui e ci si ama
come si potrebbe amare un posto
del prima, un glorioso luogo
della gioia
c’è una guerra qui e la goccia che cade
fa tremare la tua ombra nella pozza.
Il nuovo mondo assomiglia al nome
che non si staccherà mai più dalla sorgente
come un codice inciso sullo stemma
chiama il suo significato dal fondo
mai più, mai più
le poesie, le foglie se cadono
coprono il disastro, tolgono
peso alle rovine.
Questo è il campo, qui è feconda
ogni mutilazione
ci salveremo allargando lo scavo
restituiremo il frammento all’intero
luce dopo luce fino al gesto,
al dettaglio, al panorama.
Fammi abitare ogni lettera del tuo nome
la mia voce cavalcherà ogni sillaba
in essenza
come l’impavido fantino cavalca
il puledro più spericolato
è perché ti amo che ogni interstizio
è la casa ampia del raggio, l’ultima
avventura del tramonto.
Ti chiamerò da una sperduta
isola di me
ti racconterò laggiù come si vive.
*
Qui c’è una grazia di mantelli sull’acqua
una descrizione nuova
della caduta.
Il tuo vero tu galoppa gli stormi
depone il suo piccolo raggio
fra gli alberi
si posiziona al culmine del crollo
dove il bambino abbatte il monumento
in solitudine.
Che ti avrei amato con lo stesso smarrimento
degli eroi che toccano i cancelli di casa
dopo lungo tempo, solo questo chiedo
che ogni combattente
trascini la lotta al livello della luce
e baci le rughe sulle nocche del nemico
anche così è la vittoria.
Nel più umano
sventramento dell’attimo
siamo insieme
se siamo vivi.